Shadow Magic è il romanzo di esordio di Joshua Khan.  Durante la sua visita in Italia per incontrare i lettori e presentare il primo romanzo dell’omonima triologia fantasy (a Roma e a Lucca, nell’ambito di “Lucca Comics & Games”), abbiamo chiesto all’autore di raccontarci il suo punto di vista su Shadow Magic e le sue fonti di ispirazione.

Come spiegare Shadow Magic?

Semplice. È quello che ottieni se metti insieme una principessa dell’oscurità, un ragazzino fuorilegge che nasconde una colpa e un famelico, feroce e fedele pipistrello vampiro gigante.

Adoro il fantasy. Il mio libro preferito di tutti i tempi è Lo Hobbit. Sono cresciuto leggendo i libri di Terry Brooks, Conan il Barbaro, Elric di Melniboné e tutti i più grandi autori.

Shadow Magic è la mia idea di come sarebbe il mondo se fosse dominato dai maghi: non i vecchi saggi che rimangono nelle retrovie lasciando tutti gli onori agli eroi, ma maghi che stessero in prima linea e al centro degli eventi. Che cosa succederebbe se i nobili non governassero solo le persone, ma anche gli elementi.

La mia eroina, Lilith Shadow, è l’ultima sopravvissuta della Casa Shadow, antica dinastia di necromanti. La sua famiglia è stata brutalmente assassinata e lei si è ritrovata a governare un regno di tenebre abitato da morti viventi. Lei stessa è stata cresciuta da uno zombie. Il suo cane è un cane fantasma. Vive a Castel Cupo, una fortezza dalla forma bislacca, priva di finestre. Fuori delle mura si estende la Città del Silenzio, un cimitero infinito e vecchio di migliaia di anni dove sono sepolti tutti i suoi antenati. Ma Lily di Castel Cupo ama ogni pietra polverosa e ogni statua con tutte le sue ragnatele. È la sua casa e farebbe qualunque cosa per difenderla.

Il mio eroe è Thorn, un ragazzino che viene dalla Foresta di Cernunnos. È scatenato, impertinente, sincero, e letale con un arco in mano. Non esiste animale con cui non riesca a stringere amicizia con una sola occhiata, o che non riesca ad ammansire con una pacca sul collo e un fischio. Sfortunatamente non è altrettanto bravo con le persone. Essere sinceri può comportare degli svantaggi se vieni sbattuto in un posto dove menzogne e ipocrisia sono le armi d’elezione. Thorn finisce a Castel Cupo in veste di servo e stringe la più improbabile delle amicizie con Lily. I due si ritrovano coinvolti in un gioco velenoso di tradimenti e morte. L’assassino che ha ucciso la famiglia di Lily è tornato per portare a termine la sua opera, e nessuno a Castel Cupo è quel che appare. I nemici possono diventare alleati e gli amici più intimi possono rivelarsi i più pericolosi traditori.

Ma questo regno dell’oscurità ha un altro sovrano, ancora più antico: Ade, il pipistrello vampiro gigante. Vi garantisco che non avete mai visto una bestia simile. Risvegliato da Thorn dopo un secolo di ibernazione, ritorna con tutta la sua ferocia, la sua fame e la brama di azione e di battaglie. Lui e Thorn formano una coppia che potrebbe salvare il macabro regno di Lily, o distruggerlo.

Shadow Magic è grande. È inquietante, è divertente ed è pieno di stranezze e di meraviglie. Mi sono divertito un mondo a scriverlo e spero che vi divertirete anche voi a leggerlo!

© Joshua Khan (traduzione di Roberta Verde)