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The kingdom. Benvenuti nel luogo in cui il lieto fine è realtà Copertina rigida – 16 aprile 2019
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa350 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreDeA Planeta Libri
- Data di pubblicazione16 aprile 2019
- Dimensioni15 x 3 x 22 cm
- ISBN-108851169322
- ISBN-13978-8851169329
Dettagli prodotto
- Editore : DeA Planeta Libri
- Data di pubblicazione : 16 aprile 2019
- Lingua : Italiano
- Lunghezza stampa : 350 pagine
- ISBN-10 : 8851169322
- ISBN-13 : 978-8851169329
- Peso articolo : 480 g
- Dimensioni : 15 x 3 x 22 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 1.077.708 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
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Recensioni clienti
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Recensione a cura del blog Libri & Segreti
Recensioni migliori da Italia
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- Recensito in Italia il 2 dicembre 2019Formato: Copertina rigidaAcquisto verificatoLibro molto carino se amate il genere dispotopico. Arrivato in ottime condizioni.
- Recensito in Italia il 23 novembre 2019in un mondo fatto di fantasia, dove tutti i giorni androidi devono interpretare le protagoniste delle favole per intrattenere il pubblico pagante la realtà non è certo quello che sembra.
e gli ibridi inziano ad evolversi e a rendersi conto che sono prigionieri di una fantasia che non è cosi bella e semplice come sembra.
e cominciano a provare sensazioni umane.
scritto molto bene, libro molto interessante, si fa leggere con facilità senza esserepesante. ma facendo comunque riflettere
lo consiglio .
- Recensito in Italia il 3 maggio 2019Come altro definire questo libro se non “sorprendente”? Un fantasy si sa, per definizione parla di luoghi e personaggi immaginari e devo dire che l’autrice è stata bravissima nel costruire il suo personalissimo mondo del futuro.
Un futuro in cui il mondo è diventato brutto ovunque (almeno così spiega la protagonista) tranne che nel Regno del titolo, una specie di parco tematico dove sono stati ricostruiti tutti gli ambienti terrestri ricreando tutte le specie animali anche quelle estinte o di fantasia grazie ad una tecnologia all’avanguardia, chiamati ibridi.
Anche Ana, la protagonista, è un ibrido umano creato per accogliere i numerosi visitatori che tutti i giorni vengono nel parco. Ana e le sue sorelle sono le fantasiste ovvero le principesse delle favole che accolgono e guidano i visitatori, sono programmate per accogliere, sorridere, rendere felici affinché ognuno abbia il suo lieto fine.
Come ci riescono non avendo né anima né sentimenti? Semplicemente immagazzinando e analizzando dati che gli permettono di reagire e simulare gli stati d’animo umani. Ma la natura si sa, trova sempre il modo di rivalersi e gli ibridi cominciano a cambiare…
Aggiungo solo che Ana comincia a farsi delle domande quando incontra Owen e si rende conto che il suo bel mondo, oltre che difettoso, nasconde tanta solitudine.
Voglio parlarvi di Ana, che è un personaggio stupendo: è un ibrido cioè un essere creato in laboratorio in parte umano in parte robotico che l’autrice riesce a umanizzare attraverso i suoi racconti. I suoi pensieri e le sensazioni come lei li descrive, somigliano molto ai sentimenti umani, pur non avendone reale coscienza, e si fa fatica a ricordarsi che invece non lo è.
Il perno di tutto il racconto è questo: la presa di coscienza di Ana. Quando lei realizza di non essere umana, di non essere vista dagli altri come un essere umano ma come una fantasia (se non peggio) comincia a farsi delle domande su sé stessa e sulla sua vita. L’incontro con Owen, un addetto alla manutenzione, la porta alla scoperta di sensazioni e sentimenti nuovi che la renderanno ancora più vera fino a spingerla a pensieri e gesti tipicamente umani di cui lei stessa si stupisce.
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- Recensito in Italia il 22 maggio 2019Recensione parziale
Ammetto di trovarmi parecchio in difficoltà con questa recensione… Non so proprio come scriverla nel modo che faccio sempre, quindi parlando un po’ della trama per poi proseguire con personaggi e altro. Sono veramente giorni che ci penso e non ne vengo a capo, quindi, per questa volta, dovrete perdonare il mio resoconto molto frettoloso sulla trama ma se deciderete di leggerlo – cosa che vi consiglio vivamente – allora potrete ben capirmi.
Il libro è quasi totalmente ambientato nel Regno, nel 2096. Cos’è il Regno? Avete presente Gardaland, Disneyand e tutti gli altri land messi insieme? Ecco, questo, ma mille volte meglio… almeno in apparenza.
[...]
L’attrazione più bella, quella per cui la gente parte da tutto il mondo e spende una montagna di soldi, però, sono loro, le Fantasiste. Le Fantasiste sono sette bellissime principesse androidi, create e programmate apposta per rendere felici i visitatori.
Non sono però dei semplici robot, essendo ibridi/androidi hanno dei sentimenti.
Ana è una di loro ed è attraverso di lei che esploriamo questo fantastico mondo, che conosciamo i personaggi, che viviamo sentimenti contrastanti. Vive la sua routine di principessa insieme alle sue sorelle, ma dentro di lei c’è molto più che ingranaggi, fili e sangue. È un personaggio molto ricco perché nonostante sia felice di vedere i visitatori e di aiutarli regalando loro attimi di felicità, è la notte il momento che preferisce, non perché dorma, no, loro non dormono, ma riposano. È proprio allora che può “viaggiare”
[...]
Ma cosa mi ha spinto ad andare avanti, a divorarlo? Cos’ha in più rispetto a tanti distopici con protagonisti ibridi? Il fatto che questo libro viene narrato con un’alternanza tra passato e presente. Tutto ciò di cui vi ho parlato è il passato, il presente è un’incognita. I capitoli sono alternati da delle parti in cui vediamo Ana parte di un processo giudiziario. Un processo molto importante da cui dipende ben più di un destino. Questa parte di thriller, secondo me, dà un ritmo di narrazione e crea una curiosità tale da rendere il lettore famelico.
Oltretutto, questo non è un libro semplice come potrebbe sembrare, le tematiche sono davvero tante e tutte degne di nota e riflessione, come la diversità sociale, l'uguaglianza, la sorellanza, l'idealizzazione della donna, la sottomissione e davvero tanto altro, compreso, secondo me, un bel messaggio di speranza [...]
5,0 su 5 stelleRecensione parzialeRecensione a cura del blog Libri & Segreti
Recensito in Italia il 22 maggio 2019
Ammetto di trovarmi parecchio in difficoltà con questa recensione… Non so proprio come scriverla nel modo che faccio sempre, quindi parlando un po’ della trama per poi proseguire con personaggi e altro. Sono veramente giorni che ci penso e non ne vengo a capo, quindi, per questa volta, dovrete perdonare il mio resoconto molto frettoloso sulla trama ma se deciderete di leggerlo – cosa che vi consiglio vivamente – allora potrete ben capirmi.
Il libro è quasi totalmente ambientato nel Regno, nel 2096. Cos’è il Regno? Avete presente Gardaland, Disneyand e tutti gli altri land messi insieme? Ecco, questo, ma mille volte meglio… almeno in apparenza.
[...]
L’attrazione più bella, quella per cui la gente parte da tutto il mondo e spende una montagna di soldi, però, sono loro, le Fantasiste. Le Fantasiste sono sette bellissime principesse androidi, create e programmate apposta per rendere felici i visitatori.
Non sono però dei semplici robot, essendo ibridi/androidi hanno dei sentimenti.
Ana è una di loro ed è attraverso di lei che esploriamo questo fantastico mondo, che conosciamo i personaggi, che viviamo sentimenti contrastanti. Vive la sua routine di principessa insieme alle sue sorelle, ma dentro di lei c’è molto più che ingranaggi, fili e sangue. È un personaggio molto ricco perché nonostante sia felice di vedere i visitatori e di aiutarli regalando loro attimi di felicità, è la notte il momento che preferisce, non perché dorma, no, loro non dormono, ma riposano. È proprio allora che può “viaggiare”
[...]
Ma cosa mi ha spinto ad andare avanti, a divorarlo? Cos’ha in più rispetto a tanti distopici con protagonisti ibridi? Il fatto che questo libro viene narrato con un’alternanza tra passato e presente. Tutto ciò di cui vi ho parlato è il passato, il presente è un’incognita. I capitoli sono alternati da delle parti in cui vediamo Ana parte di un processo giudiziario. Un processo molto importante da cui dipende ben più di un destino. Questa parte di thriller, secondo me, dà un ritmo di narrazione e crea una curiosità tale da rendere il lettore famelico.
Oltretutto, questo non è un libro semplice come potrebbe sembrare, le tematiche sono davvero tante e tutte degne di nota e riflessione, come la diversità sociale, l'uguaglianza, la sorellanza, l'idealizzazione della donna, la sottomissione e davvero tanto altro, compreso, secondo me, un bel messaggio di speranza [...]
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