Ne uccide più la lingua Ne uccide più la lingua

Ne uccide più la lingua

Smontare e contestare la discriminazione di genere che passa per le parole

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Descrizione dell’editore

Cerca di passarci sopra, dai.
Non dovevi vestirti così.
Potevi dire no.
Lo stupro è un'altra cosa.
Perché non hai denunciato?
L'ha uccisa in un raptus di gelosia.
Sei troppo aggressiva.


Non c'è donna che non si sia mai sentita rivolgere parole come queste. Parole a cui ci si abitua, tanto sono consuete. La violenza che contengono non ci stupisce, al massimo produce un groppo alla gola a cui non si riesce a dare spiegazione. E più queste parole diventano normali, più si rischia di adottare lo stesso sguardo misogino sul mondo. Del resto, questo linguaggio non appartiene solo alla nostra quotidianità - il mondo reale e i social media - ma permea anche le pagine dei giornali, i salotti televisivi, i comizi dei politici. E non sono mai solo parole: "ne uccide più la lingua", perché tutto ciò che ci permettiamo di dire legittima ciò che ci permettiamo di fare. Le parole che abbiamo a disposizione danno una forma ai nostri pensieri e plasmano la realtà. C'è un solo modo per debellare l'odio di genere che si nasconde nelle parole: imparare a riconoscerlo, a decostruirlo, e a rispondergli. Valeria Fonte ci guida in un'analisi arrabbiata, minuziosa e lucidissima di tutti i discorsi scorretti - che siano apertamente violenti o sottilmente discriminanti - che leggiamo e ascoltiamo ogni giorno, e che non possiamo più accettare. Smontandoceli davanti agli occhi, ci aiuta a capire come reagire e come difenderci. Perché le uniche parole con cui dobbiamo parlare, oggi, sono le nostre.

GENERE
Saggistica
PUBBLICATO
2022
25 ottobre
LINGUA
IT
Italiano
PAGINE
240
EDITORE
DE AGOSTINI
DIMENSIONE
1,2
MB

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