Come due spine

Come due spine
E se fossi destinata a incontrare l’amore della vita, quando ormai non hai più tempo per amare?

Veronica Lodi sa che non troverà mai l’amore. Lo sa perché ha già guardato in faccia il ragazzo più bello del mondo e lui ha riso di lei.  Lo sa perché quel ragazzo la conosce da sempre, l’ha vista correre nei sacchi durante i giochi delle suore, l’ha vista sporca di cioccolato e in tutti i modi più imbarazzanti. Ci sono solo ostacoli tra Veronica e Gabriele. Lui è il migliore amico di suo fratello. Lei è minorenne. Ma quando Veronica compie quindici anni le cose sembrano poter cambiare. Anche il corpo di Veronica però cambia. Un corpo che è sbocciato, ma che all’improvviso rischia di sfiorire. Come una rosa. E così, quando finalmente Veronica capisce che cosa significa amare la paura la trattiene: non riesce a dire ti amo, non è mai il momento giusto. O forse non è più il momento giusto. A volte, per andare avanti bisogna tornare indietro, ma per tornare indietro occorre tempo, e ormai Veronica non ne ha più. È davanti a un bivio e deve scegliere. Lasciare che sia il suo corpo traditore a dettare le regole, o lanciarsi nel vuoto e permettersi di amare ancora, perché farlo è l’unico modo per vivere davvero.

Il mondo era in fiamme. Nessuno poteva salvarmi tranne te.

L’oceano che ci divide è l’unica cosa che tiene in piedi il mio muro di bugie.
Un muro che deve restare intatto, perché se si sbriciolasse, se tornassero a emergere le verità che nasconde, io sarei nuda.
E adesso, Gabriele, tu hai accorciato la distanza, hai attraversato quell’oceano.
Prego che non sia stato per me, che tu abbia un motivo per essere tornato che non contempli noi due.