Nell’estate del 1944 Franco è solo un bambino di sei anni che vive in uno dei tanti borghi sperduti nelle montagne italiane, non lontano dalle ombre del regime fascista e dal frastuono della guerra. Ma in quei giorni qualcosa cambia: i soldati tedeschi arrivano a bussare alla porta di casa, mentre gli scontri con i partigiani nascosti nei boschi si fanno sempre più duri e le bombe cadono vicine. È il fronte di liberazione che avanza: Franco e la sua intera famiglia stanno per essere travolti da una delle vicende più drammatiche e crudeli della nostra Storia. Per tutta la vita Franco ha sopportato il ricordo di quei momenti terribili, a cui è sopravvissuto solo grazie all’amore e al sacrificio della mamma. Oggi, attraverso le pagine di questo libro, continua a raccontare ai ragazzi che cosa è stata Marzabotto, la più cruenta delle stragi, compiuta dalle truppe naziste durante la Seconda Guerra Mondiale contro la popolazione innocente. La sua toccante testimonianza – dall’infanzia felice a Monte Sole passando per gli episodi delle violenze e della fuga, gli anni difficili in orfanotrofio, la costruzione di una nuova vita e il dolore inconsolabile per la perdita di coloro che amava – ci fa riflettere, senza retorica, sulla guerra e le sue conseguenze, sulla Resistenza, sul valore del perdono. E ci aiuta a non dimenticare quello che è successo, perché certi orrori restino soltanto nel passato.