Spostarsi con le proprie gambe, senza consumare altro che la propria energia. Assaporare un passo più lento, accorgersi degli alberi, dei negozi, delle persone che incontriamo lungo il tragitto. Arrivare al lavoro svegli e pronti ad affrontare la giornata. Ma anche godersi il silenzio di un sentiero tra i campi, sfogare le emozioni spingendo sui pedali, o sapere che si potrà arrivare direttamente davanti al cinema senza preoccuparsi del parcheggio: sono tante le felicità possibili se si sceglie di vivere una vita a due ruote. In sella a una bicicletta si esplora, si fa amicizia, ci si innamora, si tengono allenati il corpo e la mente, si impara l’empatia e si scoprono i migliori bar in cui fermarsi a mangiare un cornetto. Eppure ci sono ancora tanti pregiudizi che spesso scoraggiano chi vorrebbe avvicinarsi a questo mezzo di trasporto. L’amore di Ilaria per la bicicletta si è sviluppato nel tempo, una pedalata dopo l’altra, lungo le vie delle città in cui ha vissuto: Foggia, Roma e Milano le hanno insegnato ognuna qualcosa di nuovo, facendo da cornice alla nascita di una passione che è diventata un vero e proprio stile di vita. In queste pagine Ilaria condensa la sua esperienza di ciclista, attivista e divulgatrice per fornire tanti consigli utili sia a chi vorrebbe usare
la bicicletta ma non sa da dove cominciare, sia a chi desidera sfruttarne al meglio tutte le potenzialità più nascoste, e mostrarci come può cambiare in meglio una città – anche per i pedoni e per gli automobilisti – quando lascia più spazio alla mobilità sostenibile. Di biciclette e altre felicità è il manifesto del ciclista moderno, e insieme un’appassionata dichiarazione d’amore al mezzo di trasporto più bello di tutti. Perché la bicicletta è universale, libera e democratica, e tutti ne possono beneficiare. Basta volerlo.