Dopo quasi due secoli, finalmente Babbo Natale (sì, proprio lui!) risponde a tutte le lettere ricevute. Ha trovato il tempo perché quest’anno, per la prima volta, Babbo Natale ha deciso di non portare regali: la secolarizzazione avanza e sempre meno bambini credono in lui (complice anche l’e-commerce); nel teso scenario globale, le sue ripetute violazioni dello spazio aereo non saranno più tollerate da organi militari e sovranazionali; gli animalisti non intendono più soprassedere al suo sfruttamento delle renne; e l’ombra del MeToo si allunga anche su di lui e sul suo proverbiale far sedere i bambini sulle ginocchia, comportamento ritenuto ormai inappropriato. Ma soprattutto, Babbo Natale quest’anno non porterà doni perché a meritarseli sono solo i bambini buoni; ma ormai i bambini sono tutti cattivi! Rispondendo a bambini comuni e ad altri famosi (come Greta Thunberg e il principino George), a bambini di oggi e ad altri che non lo sono più da un pezzo (come il Santo Padre e Donald Trump), di lettera in lettera Babbo Natale si racconta e ci racconta chi siamo e cosa siamo diventati: ipocriti, contraddittori, fanatici, ma soprattutto ridicoli. Fino all’ultima, fulminante rivelazione. Un epistolario comico, invettivo e spudorato, da parte di un osservatore privilegiato dell’umanità che non ha più nulla da perdere nel rompere il suo silenzio e dirci in faccia la verità.