Dall’autrice del bestseller Atlante delle emozioni umane.
Ogni donna può sempre contare sulle amiche: sorelle, confidenti e alleate incrollabili più di qualsiasi relazione romantica. Ma Tiffany Watt Smith, storica delle emozioni, di fronte a questo topos si è sempre trovata a disagio, perché la sua vita è invece costellata di amicizie frustranti, lontane da quelle ideali che affollano romanzi e serie tv: brusche rotture con amiche fedelissime, altre svanite nel silenzio e nella lontananza, per non parlare dei rapporti di comodo, delle amiche invadenti o latitanti…
Dopo il bestseller Atlante delle emozioni umane, Watt Smith ha deciso così di occuparsi della più diffusa delle relazioni, che, però, a differenza di altre, più codificate, non lascia molte tracce nei documenti e negli archivi. L’amicizia tra donne un tempo non era peraltro nemmeno contemplata. Senza scomodare Aristotele, ancora nel xvi secolo Montaigne considerava le femmine incapaci di una tale affinità, prettamente maschile. Ma la realtà era un’altra: specialmente nelle classi operaie, le donne già allora si sostenevano a vicenda vivendo insieme, crescendo le une i figli delle altre e offrendosi protezione e sostegno finanziario.
Watt Smith ci guida attraverso i secoli, tra i banchi del collegio e nelle celle di detenzione, nei vicinati della middle-class e tra i beduini del deserto, nelle comuni hippy e in quelle queer, per mostrarci come le amicizie femminili hanno sostenuto movimenti politici, creato spazi di libertà, protetto corpi e desideri. Intanto, ricostruisce con acume e ironia il mito dell’amicizia tra donne, mettendone alla prova i presupposti e sfatando qualche stereotipo, nella consapevolezza che tutte, a un certo punto, sono state una Pessima amica. Ma non bisogna disperarsi: l’amicizia femminile è stata prima negata, poi magnificata, infine mitizzata, stratificando un’eredità di ideali impossibili. È ora di liberarsene un po’ e ritrovare la gioia istintiva e incosciente dell’amicizia.
«Nel 1929 Virginia Woolf scrisse che i rapporti tra le donne erano una “vasta sala che nessuno ha ancora visitato”, tra ombre profonde. Tiffany Watt Smith accende una luce in quella stanza, ed è un inizio.» – Financial Times
«Pessima amica è una lettera d’amore all’amicizia femminile, che però non glissa su quanto sia difficile. Watt Smith ci fornisce un vademecum su come tenere vive amicizie che sono piene di difetti e a volte dolorose – ma così importanti proprio perché sono vere.» – The Guardian
«”Mi vuole bene quanto gliene voglio io? Sono sempre io a cercarla e a proporre di vederci. Ok, ora smetto di scriverle e vediamo quanto ci mette ad accorgersene.” Se questo tipo di complessi di inferiorità amicale vi attanaglia (quanto attanaglia me) allora questo libro fa assolutamente per voi.» – Daily Mail