Renato Ravanelli nasce a Bergamo il 1° febbraio 1936. A quindici anni scrive il suo primo articolo sportivo. Promettente giocatore nelle file della squadra giovanile dell’Atalanta, abbandona il calcio per dedicarsi alla sua vera passione: il giornalismo. Dopo gli studi in Scienze politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nel 1960 inizia a scrivere per il “Giornale del Popolo”, una delle due testate cittadine. Nel 1963, proprio quando il “Giornale del Popolo” diventa il “Giornale di Bergamo”, inizia la sua carriera di giornalista professionista. Assunto a “L’Eco di Bergamo” dal direttore don Spada, si occupa per questa testata di cronaca, politica ed economia. Viene però richiamato al “Giornale di Bergamo” nel 1977, e dopo alcuni anni, nel 1979, viene nominato direttore. Quando, nel 1980, il “Giornale di Bergamo” chiude, Renato Ravanelli raggiunge don Spada a “L’Eco di Bergamo” come Capo servizi sportivi, direttore di Radio Alta e di Bergamo Tv, incarico che svolge fino al 1996. La passione per il giornalismo resta comunque viva e viene trasferita negli anni successivi nei molti libri che scrive; Il Novecento a Bergamo è il cinquantunesimo. Ha un figlio, Stefano, prezioso collaboratore nelle sue ricerche.