Bergamo nel Novecento non ha visto solo le due guerre e la Resistenza, il Sessantotto e le lotte operaie, il terrorismo e Mani Pulite, eventi che hanno segnato un secolo di Storia italiana. Bergamo ha avuto una sua storia particolare, ricchissima di eventi piccoli e grandi, una cronaca minuta, fatta di persone, di luoghi che ora non ci sono più, ma che ancora sopravvivono nella memoria di chi li ha vissuti, intravisti o solo sentiti raccontare. Se da un lato infatti troviamo la fondazione del nuovo Ospedale – ancora tra i più belli d’Italia –, del grande aeroporto internazionale e del circuito automobilistico delle Mura, dall’altro troviamo i “Grandi Premi” intitolati alla città, le tre visite di Vittorio Emanuele III, il primo trapianto di cuore…
Storie su storie, dunque, frammenti di memoria che immediatamente ne fanno affiorare altri, come cartoline da un’epoca che non c’è più, con grandi uomini e personaggi celebri ad affollare osterie e altri luoghi di ritrovo a lungo celebrati. E ancora le frasche sui colli e lo sciopero delle modelle all’“Accademia Carrara”, lo Smeraldo e l’elezione della prima Miss Bergamo, l’addio al Grand Hotel e la costruzione del nuovo Seminario, i musei, la funicolare, la gloriosa Atalanta…
Pilade Frattini e Renato Ravanelli ripercorrono cent’anni di storia di una città, la loro città, e ci consegnano un prezioso e suggestivo documento storico che è allo stesso tempo un atto d’amore nei confronti di Bergamo.