All’indomani dell’“operazione speciale” ordinata da Vladimir Putin, l’Europa si risveglia incredula. I telegiornali trasmettono video di bombardamenti e colonne di blindati che avanzano verso il fronte ucraino. Presto si sprigiona l’orrore: fosse comuni, stupri sistematici, torture, civili rintanati in città isolate, senza acqua ed elettricità.
In un pezzo di Europa, nel terzo millennio, due nazioni si ritrovano ad agire di colpo la quotidiana barbarie della guerra, mentre lontano dal fronte il mondo osserva sgomento attraverso un display. Non è il primo conflitto che ci coinvolge in questo modo, mediaticamente, ma è il primo, da molti anni, che preme anche fisicamente, economicamente e politicamente sui nostri confini.
Siamo stati abituati a prendere posizione su guerre lontanissime, che finivano per ratificare in politica estera gli stessi schieramenti della politica interna. Quel copione è ormai stravolto, con la sinistra e la destra spaccate al loro interno tra “filorussi” e “filoucraini”, e infinite altre spaccature: ognuno ha una sua specifica idea sull’invio di armi e sulle sanzioni, sul ruolo della NATO e dell’UE, persino sulla necessità stessa di intervenire, o meno, nel conflitto, su come si debba cercare la pace, e su come si possa essere pacifisti oggi.
Questa guerra ha rimesso insomma in circolo di colpo secoli e secoli di dibattito su questo tema che da sempre infiamma i politici, gli storici, gli attivisti, i giuristi e i filosofi: Esiste una guerra giusta? Abbiamo riunito tredici autrici e autori per rispondere a quella stessa domanda, prendendo spunto dall’attualità ma muovendoci tra epoche e culture: dall’antica Grecia alle guerre balcaniche, dal pacifismo di Erasmo all’attendismo di Sun Tzu, dalla minaccia atomica alla resistenza dei curdi in Siria, dai fragili equilibri europei al dramma dei profughi, dal nesso tra guerra e patriarcato allo spirito originario dietro l’articolo della Costituzione per cui «l’Italia ripudia la guerra».
I contributi:
Lucio Biasiori: A chi la sua causa non sembra giusta? Come Erasmo e Machiavelli hanno minato le fondamenta millenarie del bellum iustum;
Luca Casarotti: Giustificare l’ingiustizia. Guerra, rapporti di forza, diritto e democrazia;
Alessandra Colarizi: Sotto la soglia della guerra. La via cinese alla pace tra Marx, Mao, Confucio e Sun Tzu;
Ida Dominijanni: Le tre guerre d’Ucraina. La lotta per il riconoscimento di Putin e Zelensky, l’Europa ridisegnata, il pianeta a rischio;
Micol Flammini: L’altra Europa. La guerra in Ucraina e la forza dell’unità;
Eric Gobetti: In nome della nazione. Dalle guerre jugoslave al conflitto in Ucraina;
Gilles Gressani: È impossibile, anche quando accade. Note sul limite della guerra nell’era atomica;
Yaryna Grusha Possamai: Quella dell’Ucraina è Resistenza. Voci da un paese che ha scelto di combattere;
Eddi Marcucci: Guerra giusta, ingiusta pace. Il dio sanguinario e il generalissimo terreno;
Paolo Mossetti: L’apocalisse come avventura. Conflitti di interpretazione e fantasie di rivalsa in una guerra vissuta come scontro di civiltà;
Valerio Nicolosi: Fortezza Europa. I flussi migratori e le conseguenze delle guerre;
Mattia Salvia: Il giardino e la giungla. La guerra come spettacolo, merce e gioco alla fine della seconda Belle Époque;
Gino Strada: Possiamo chiamarla utopia. Lavorare insieme per un mondo senza guerra.