Che ci sia un cinico alle origini dello Stoicismo, la più rinomata delle correnti filosofiche, la dice lunga sulla comune ispirazione delle varie scuole antiche. Tale è la storia di Zenone di Cizio (334-262 a.C.), approdato alla filosofia grazie a un “fortunato” naufragio, ghiotto di fichi verdi, amante della coerenza tra le cose piccole e quelle grandi. Giovane straniero di origine fenicia, bighellondando per le vie di Atene, s’imbatté in quello che sarebbe diventato il suo maestro: il cinico Cratete. Zenone lo seguì, letteralmente, fino a quando non fu pronto a invertire la rotta diventando lui stesso il maestro, e fondatore di un’intera corrente filosofica, la celebre Stoà. «Ottimo fra tutti è chi si lascia persuadere da chi ben consiglia. Ma uomo eccellente è anche chi sa, da solo, pensare ogni cosa» è una delle massime, ispirate al poeta Esiodo, che Zenone ci ha lasciato.