Mosca, 1949. È notte fonda quando Olga Ivinskaja viene prelevata dall’angusta cel – la che divide con altre prigioniere. Quello che gli uomini in nero vogliono sapere – e che Olga rifiuta ostinatamente di confessare – è se davvero il grande Pasternak stia lavorando a un’opera sovversiva in grado di gettare cattiva luce sul regime sovietico. Ma invece di mettere nero su bianco le informazioni che l’interrogatore prova a estorcerle, Irina impugna la penna per raccontare la sua storia. La storia di un amore proibito più tenace persino della prigionia. E di un romanzo, Il dottor Živago, più forte di ogni censura. A Washington, intanto, presso la sede centrale della CIA, la giovane Irina viene arruolata come dattilografa e presto promossa al ruolo di spia. In piena Guerra Fredda, tra i suoi obiettivi c’è quello, delicatissimo, di aggirare il bando che vieta la pubblicazione di Živago in Unione Sovietica, e risvegliare la sete di libertà della popolazione sfruttando l’arma più micidiale e sottovalutata che esista: il potere delle parole. Epico, appassionato e più attuale che mai, Non siamo mai stati qui è il racconto a più voci di un’epoca travagliata e di una formidabile avventura umana, sentimentale e letteraria. Un vibrante omaggio a un tempo in cui “credevamo che i libri potessero cambiare la Storia”.
«Un trionfo.» The New York Times
«Mad Men incontra John Le Carré in un avvincente affresco ispirato a fatti reali.» Entertainment Weekly
«Incantevole.»Vogue
«Un’indimenticabile storia di spie, amori proibiti e letteratura.» Publishers Weekly