Puccini contro tutti

Puccini contro tutti
Arie, fughe e capricci di un genio anticonformista

IL MITO DI PUCCINI COMPIE UN SECOLO: IN UNDICI RACCONTI, LA VITA E LE OPERE CONTROCORRENTE DI UN GENIO DELLA MODERNITÀ.

«Con tutta sincerità non lavoro. Quando amore non spira, taccio e vivo come se non conoscessi una nota. D’altra parte io non bado a donde mi giunge l’ispirazione: pur sentendomi con infinito orgoglio figlio di questa bellissima Italia come uomo e cittadino, come artista debbo avere una fede, una religione che è di tutte le epoche e di tutto il mondo.»
Giacomo Puccini, 11 novembre 1911

Chi non ha provato almeno una volta a intonare la gloriosa romanza di Calaf nella Turandot, quando in attesa dell’alba canta «Vincerò»? Forse non tutti hanno presente il suo volto, o persino il suo nome, ma le parole e le melodie che hanno reso immortale Giacomo Puccini sono ancora oggi parte indissolubile della cultura popolare italiana.
La carriera rivoluzionaria di Puccini comincia molto presto. Il suo talento è cristallino e, nonostante i melomani più snob arriccino il naso, ritenendo le sue opere troppo popolari e la sua musica troppo poco sofisticata per venire eseguita nei grandi teatri, il pubblico lo adora. Successo dopo successo, Puccini conquista l’Italia e l’Europa, diventando presto una celebrità planetaria.
Geniale e rivoluzionario, guascone sempre pronto allo scherzo e alle esagerazioni, donnaiolo ma anche solitario, amante dei motori e ammiratore di Richard Wagner, appassionato di caccia e celebre buongustaio, Puccini non è stato solo un compositore importante, capace di fornire all’opera un punto di riferimento con cui tutti i musicisti successivi dovettero confrontarsi, ma anche una figura sfolgorante nel panorama mediatico.
Fu, per esempio, tra i primi a diffondere immagini e video della sua vita privata, come una sorta di antesignano dei moderni influencer, non disdegnò di fungere da testimonial pubblicitario, nella sua concezione della regia operistica fu capace di anticipare il ritmo narrativo dei film, si mosse instancabilmente in giro per il globo e tra le prime pagine dei giornali…
Concittadina di Puccini, cresciuta nel suo mito, leggendone le lettere e le interviste, arrivata a suonare e dirigere le sue opere, Beatrice Venezi ha colto l’occasione del centenario pucciniano per scrivere una biografia sui generis del maestro di Torre del Lago: undici racconti, undici momenti di vita con la colonna sonora delle sue opere, a formare una sinfonia di emozioni, sorprese, aneddoti che compongono il ritratto luminoso di un genio controcorrente.

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