Parlare da soli è ritenuta un’abitudine bizzarra. “Sentire le voci” è sinonimo di follia. Eppure, una voce nella testa la sentiamo tutti: la nostra. A volte la voce con cui ci rivolgiamo a noi stessi è un’amica – fa il tifo per noi, ci incoraggia a tenere duro o ci aiuta a concentrarci – ma troppo spesso prende le sembianze di un sabotatore interno che ci dà il tormento. Dove credi di andare? Ti rideranno dietro, Non ce la farai mai sono pensieri negativi che possono rincorrersi e sovrapporsi fino a creare un brusio insopportabile. E così i nostri tentativi di introspezione, invece di trovare una saggia guida interiore, diventano una feroce autocritica che può intaccare la nostra abilità di giudizio, le nostre relazioni, la nostra felicità. Ethan Kross, fondatore e direttore del Laboratorio sulle emozioni e l’autocontrollo dell’Università del Michigan, da vent’anni studia ed esplora la natura della “voce che abbiamo nella testa”. Intrecciando sapientemente analisi teorica e applicazione pratica – attingendo alle esperienze di persone comuni e atleti professionisti, di agenti segreti e indigeni della Papua Nuova Guinea, dell’attivista pakistana Malala Yousafzai e del cestista americano LeBron James – ci illustra i meccanismi e le modalità con cui parliamo a noi stessi, e gli strumenti con cui possiamo imbrigliare e controllare il brusio. Per accogliere la nostra voce interiore come un’amica e imparare a comunicare con lei senza lasciare che prenda il sopravvento. Quella voce nella tua testa è una lettura sorprendente e illuminante, che ci insegna come trarre il massimo dalla conversazione più importante che intratteniamo ogni giorno: quella con noi stessi.