Molti veneti si considerano italiani per sventura o per costrizione, come dimostrano le recenti polemiche sul referendum – giudicato incostituzionale – per l’uscita del Veneto dall’Italia. Ma quali sono i motivi ideologici che animano questi “italiani riluttanti”? Da dove nasce il loro desiderio di andarsene? È da rintracciare solo nell’odierna crisi economica?Lorenzo Del Boca risponde a queste domande partendo dalle origini: dal 1866, anno in cui, a conclusione della terza guerra d’indipendenza i veneti si sono trovati italiani nonostante la vittoria ottenuta dalla Serenissima contro i Savoia, dopo il plebiscito del 21 e 22 ottobre.
Un evento che si può considerare simbolico della vera storia del Risorgimento, una storia troppo spesso celebrata acriticamente nella prospettiva unitaria filopiemontese e che invece, come dimostrano i fatti, ha avuto risvolti ben diversi e problematici. Venezia tradita costituisce, da questo punto di vista, un tassello importante per capire perché, a oltre 150 anni dall’Unità, fatta l’Italia non si sono ancora fatti gli italiani.