Renato Guttuso

Renato Guttuso
Un ritratto del XX secolo

Renato Guttuso, pittore: la sua vita attraversa, ricca e sfolgorante, i passaggi nodali del secolo. Artista precoce al centro di polemiche infuocate negli ultimi anni del regime fascista, iscritto al PCI clandestino, membro del comitato centrale, viaggiatore curioso e ospite onorato in URSS, insignito del premio Lenin; eppure pieno di dubbi, che dibatte con i tanti amici, Vittorini, Pasolini, Sciascia, Moravia, Andreotti; con Pablo Picasso intesse un fecondo rapporto artistico e umano. Parco e austero “in privato”, conduce una vita lussuosa e prodiga. Protagonista dei più accesi dibattiti sulla natura dell’arte e dell’impegno politico, nella sua vita pubblica non manca nessuno degli appuntamenti che studiano gli storici; mentre la sua magnifica vita mondana e sentimentale è della materia che fa felici i romanzieri. L’opera è la prima esauriente biografia che rende conto di tutti questi aspetti, grazie a una solida e abbondante messe di documenti, interviste, testimonianze e a una attenta ricostruzione del contesto storico, artistico, culturale e dei luoghi, Bagheria, Palermo, Roma, Milano, Velate, in cui Guttuso si è trovato a vivere. Non mancano gli inediti, primo e più importante una magnifica lettera scritta di getto sotto l’impulso della notizia della morte di Pasolini. Nella biografia di un artista non possono mancare le opere, analizzate dal punto di vista storico e biografico: così la Crocifissione che tanto scandalo suscitò al premio Bergamo nel 1942 è l’occasione per illustrare il lungo viaggio di Guttuso attraverso il fascismo; l’Occupazione delle terre incolte, la battaglia per il realismo in arte; I funerali di Togliatti, il lungo addio degli intellettuali dal PCI. La Vucciria, splendore di un mercato di Palermo dipinto nelle brume del nord, è l’occasione per esplorare la natura complessa della sua ispirazione; le Cartoline e la serie della Malinconia, sono la testimonianza della tormentata storia d’amore e di passione con Marta Marzotto; alla fine è in Spes contra Spem che Guttuso mette in scena la cerimonia degli addii con la moglie Mimise, e fornisce forse la chiave per sciogliere gli enigmi di una vita.

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