Autore Giuseppe Pigoli
Editore UTET
Può apparire banale asserire che le malattie hanno condizionato il progresso; meno banale, forse, è scoprire che molte di queste malattie sono state preparate da eventi naturali o che sono esplose solo quando vi erano condizioni sociali, economiche (rotte commerciali, urbanizzazione ) e culturali (le conoscenze scientifiche) idonee al loro imperversare. Sorprendenti appaiono molti aspetti conseguenti alle grandi morie del passato. Non si allude solo allo spopolamento di vaste aree, che è la cosa più ovvia da immaginare, ma anche ai cambiamenti ecologici, alle migrazioni e alle invasioni. Due illuminanti esempi dallAntichità: · lItalia meridionale (Magna Grecia) divenne zona malarica dopo larrivo dei cartaginesi e dei romani, così come il plasmodio poté dominare incontrastato in buona parte della penisola già quando il declino dellimpero si accompagnava alla sempre più carente manutenzione degli acquedotti e delle opere irrigue; · la desertificazione del Nord Africa (la Libia degli antichi era il granaio dellimpero) sembra aver avuto origine dallo spopolamento che seguì la prima grande peste del VI secolo. Lagricoltura ed i comprensori furono abbandonati per secoli poiché per secoli non vi fu un ripopolamento adeguato.