Autore Laura Cherubini
Editore UTET
Protagonista di racconti popolari, testi canonici e documenti darchivio, la figura della strega costituisce una presenza costante della cultura occidentale. Storici ed antropologi ne hanno esaminato prerogative e occasioni, fra Sabba, voli notturni e metamorfosi animalesche, ricostruendo credenze che hanno attraversato la tradizione europea medioevale e moderna. Le streghe, tuttavia, esistevano già. E dietro le maliarde di quei secoli si staglia il profilo dellimpressionante antenata che, in alcune lingue romanze, ha passato loro il proprio nome. Si tratta della strix, creatura soprannaturale dellimmaginario romano a metà fra luccello rapace avido del sangue dei neonati e la donna malefica capace di assumerne nottetempo la forma. Ma cosa è, davvero, la strix antica, e quali sono i significati culturali trasmessi attraverso questa figura? In che modo i Romani hanno messo a punto la propria idea di strega, passandola in parte alla tradizione successiva? Se ne occupa questo libro, costruito sulla doppia via dellanalisi filologica e della ricerca antropologica. Procedendo attraverso una serie di testimonianze che va dalle fonti antiche al folklore moderno, il saggio indaga limmagine romana della strega soffermandosi sullanalisi di singoli aspetti della sua identità: dalla vorace passione per i piccoli alla capacità di invertire lordine delle cose, dalle attitudini ingannatrici alla capacità temibile di “sapere di più”. Ne emerge uninattesa pagina dellarcheologia della strega.